La didattica per competenze è un argomento piuttosto vasto, che per comodità di studio ho diviso in 2 parti: una prima parte sulle definizioni di competenze, tipi e norme ; una seconda parte sull’attuazione di questo tipo di didattica, la valutazione e la certificazione delle competenze.
Ecco la prima parte.
La riforma Gelmini sottolinea l’importanza del passaggio da una didattica basata sulle sole conoscenze, ad una per competenze, che viene indicata come condizione essenziale per fornire agli allievi una formazione che incida significativamente sulla loro cultura e comportamenti, diventando patrimonio permanente della persona.
La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 ( sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente) fornisce la definizione precisa dei termini conoscenze, abilità e competenze.
- Conoscenze: sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche;
- Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti);
- Competenze: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
TIPI DI COMPETENZE
- Competenze chiave europee
- Le competenze nelle indicazioni nazionali
- Competenze base per l’assolvimento dell’obbligo scolastico
- Competenze di indirizzo
- Competenze di fine percorso scolastico
- Competenze in educazione civica
- Soft skills
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
Già a partire dalla Risoluzione del Consiglio europeo di Lisbona del 2000, l’Europa ha invitato i Paesi membri ad impostare le proprie politiche formative in modo da permettere ai cittadini, nel percorso scolastico di base e lungo tutto l’arco della vita, di conseguire non solo conoscenze ed abilità, ma anche competenze.
La Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/2006 ha, poi, indicato le 8 competenze chiave indispensabili ad ogni cittadino per la realizzazione e lo sviluppo personale e sociale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Le competenze chiave europee rappresentano il significato, il senso, il fine dell’istruzione e dovrebbero essere acquisite durante il percorso scolastico e costituire la base per il long life learning.
Esse sono:
- Comunicazione nella madrelingua
- Comunicazione nelle lingue straniere
- Competenze in matematica, scienze e tecnologia
- Competenza digitale
- Imparare ad imparare
- Competenze sociali e civiche
- Spirito d’iniziativa ed imprenditorialità
- Consapevolezza ed espressione culturale
Tali competenze chiave sono state poi ulteriormente classificate il 22/05/2018 dal Consiglio dell’Unione Europea, il quale, richiamando la propria Raccomandazione del 2006, ha deciso di mettere l’accento su temi particolarmente importanti nella società moderna, come lo sviluppo sostenibile e le competenze imprenditoriali, ritenute oggi indispensabili.
La classificazione aggiornata dell 8 competenze chiave, dunque, è:
- Competenza alfabetico funzionale
- Competenza multilinguistica
- Competenza matematica e in scienze, tecnologia, ingegneria
- Competenza digitale
- Competenza personale, sociale, imparare ad imparare
- Competenza in materia di cittadinanza
- Competenza imprenditoriale
- Competenza in materia di consapevolezza e espressione culturali
Tali competenze vengono certificate al termine del I ciclo di istruzione con la “certificazione delle competenze con riferimento alle competenze chiave europee”, dove viene indicato il livello conseguito dall’alunno per ciascuna di esse.
LE COMPETENZE NELLE INDICAZIONI NAZIONALI
Le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola per l’infanzia e del primo ciclo di istruzione (4 settembre 2012) segnano l’ingresso nel sistema scolastico delle competenze come obiettivi imprescindibili che danno forma ai traguardi formativi da conseguire al completamento dei diversi gradi dell’istruzione primaria.
Le Indicazioni nazionali portano in primo piano una nuova cultura didattica, che non considera più la scuola come il principale agente educativo e, quindi, impone il superamento di tante logiche che ne avevano tradizionalmente caratterizzato l’impostazione.
Questa nuova cultura didattica fa emergere nuovi concetti come:
- l’apprendimento significativo (versus memorizzazione)
- la didattica attiva (vs trasmissiva)
- le risorse per l’apprendimento distribuite nella comunità (vs risorse presenti nel libri di testo e nell’insegnante)
- l’esperienza degli studenti come risorsa per l’apprendimento (vs conoscenze degli insegnanti come risorsa principale).
Per la scuola si delineano nuovi obiettivi quali:
- la costruzione di significato delle esperienze vissute
- la costruzione di un’identità consapevole e aperta
- la capacità di imparare a imparare
- la capacità di monitorare e riflettere
- l’abilità di pensiero autonomo, critico e plurale
- l’autonomia, la responsabilità, lo spirito di iniziativa.
Le strategie d’insegnamento e apprendimento si arricchiscono di nuovi approcci come:
- la sperimentazione (apprendimento per esplorazione e scoperta)
- la costruzione (learning by doing, compiti autentici)
- la narrazione (storytelling, apprendimento basato su casi)
- la ricerca (didattica basata su progetti, anche di comunità)
- la riflessione (reflective learning).
Riepilogando, il nuovo contesto didattico creato dalle Indicazioni nazionali richiede l’utilizzo di strategie di insegnamento che perseguano apprendimenti significativi attraverso una didattica learner-centred, che vede gli studenti costruttori attivi di conoscenza in un processo che li impegna cognitivamente e relazionalmente.
COMPETENZE DI BASE PER L’ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO SCOLASTICO
A neppure un anno di distanza dalla Raccomandazione europea in Italia viene emanato il decreto Ministero della Pubblica Istruzione n. 139 del 22/08/2007 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione) che, all’art. 1, declina i saperi e le competenze di base per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione relativamente a quattro assi culturali:
- asse dei linguaggi, che ha l’obiettivo di far acquisire allo studente: la padronanza della lingua italiana; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di diverse forme espressive non verbali; la capacità di un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione
- asse matematico, che ha l’obiettivo generale di far acquisire allo studente una corretta capacità di giudizio per sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica non riguarda, infatti, solo la conoscenza disciplinare vera e propria e la sua applicazione negli ambiti operativi di riferimento, ma concorre a sviluppare le risorse personali per individuare, esplorare ed affrontare differenti situazioni problematiche; utilizzare modelli matematici di pensiero e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte); comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, porsi e risolvere problemi, progettare e costruire modelli di situazioni reali; applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro; perseguire e valutare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
- asse scientifico–tecnologico, che ha l’obiettivo di facilitare lo studente: nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale; nell’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi; osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e mutevolezza del reale; nell’adozione di strategie d’indagine e di procedure sperimentali per valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche; nella capacità di analizzare fenomeni complessi che riguardano gli ambiti fisico, chimico, biologico e naturale ed il loro impatto sul contesto reale; nello sviluppo della consapevolezza dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale, con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti attraverso soluzioni appropriate per il contesto di riferimento.
- asse storico-sociale, che ha l’obiettivo di sviluppare nello studente: la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente; la capacità di comprendere i concetti di continuità e discontinuità, di cambiamento e di diversità dei contesti storico-sociali, attraverso il confronto fra epoche e fra aree geografiche e culturali differenti; il suo senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri; la consapevolezza dell’importanza della partecipazione attiva e responsabile – come persona e cittadino – alla vita sociale al fine di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione; gli strumenti per comprendere il tessuto sociale ed economico del territorio, le regole del mercato del lavoro, le possibilità di mobilità, conoscenze che consentono di potenziare il suo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità, di promuovere la sua progettualità individuale e di valorizzare le sue attitudini per le scelte da compiere per la vita adulta.
L’integrazione, il collegamento e la relazione tra i saperi e le competenze contenute negli assi culturali portano al raggiungimento e allo sviluppo delle cosiddette “competenze chiave di cittadinanza”, anch’esse definite a livello normativo (decreto Ministero della Pubblica Istruzione n. 139 del 22/08/2007), che rappresentano la declinazione italiana delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, individuate dal Parlamento Europeo nel 2006.
Le otto competenze di cittadinanza definite dal decreto ministeriale sono le seguenti:
- Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale e informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
- Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
- Comunicare ovvero comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
- Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
- Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
- Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
- Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
- Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Queste competenze sono la base per la successiva costruzione di percorsi formativi che consentano l’acquisizione da parte degli studenti delle competenze chiave europee necessarie per l’ingresso dei giovani nella società e nel mondo del lavoro.
COMPETENZE DI INDIRIZZO
Sono le competenze derivanti dal percorso scolastico caratterizzanti l’indirizzo di studio e sono collegate prevalentemente alle materie svolte nel secondo biennio e nell’ultimo anno
Competenze proprie dell’Istruzione Tecnica
Competenze dell’Istruzione professionale
COMPTETENZE DI FINE PERCORSO SCOLASTICO
Esse sono idealmente la somma delle competenze di base e delle competenze di indirizzo. L’insieme è coerente con le competenze chiave europee.
COMPETENZE IN EDUCAZIONE CIVICA
La L.92 del 20 agosto 2020 ha integrato le competenze che gli studenti devono acquisire al termine del primo e del secondo ciclo di istruzione con le competente in educazione civica
SOFT SKILLS
E’, infine, importante citare quelle che in America vengono definite soft skills o life skills nel mondo anglosassone, competenze che gli alunni dovranno mettere in pratica nella vita al difuori dell’ambito scolastico. Esse sono di tipo dichiarativo (sapere), procedurale (saper fare) e pragmatico ( sapere come fare) e sono trasversali rispetto alle competenze disciplinari.
Le soft-skills determinano le caratteristiche intrinseche della persona: il talento, la capacità di interazione, la personalità, il problem solving, l’attitudine al lavoro di gruppo, lo spirito di iniziativa e così via.
Nelle competenze trasversali rientrano quindi non solo le doti relazionali, ma anche e soprattutto le capacità di gestire le varie situazioni in maniera adeguata, professionale e responsabile.
La Commissione Europea in uno studio sulle soft skills nel mondo del lavoro, le ha suddivise in 5 categorie:
Skills di efficacia personale
Self control, resistenza allo stress, autostima, flessibilità, creatività, apprendimento permanente.
Skills relazionali e di servizio
Comprensione dei rapporti interpersonali, orientamento al cliente, cooperazione con gli altri, comunicazione.
Skills relative a impatto e influenza
Capacità di coaching (sviluppo degli altri), capacità persuasive, consapevolezza organizzativa, leadership.
Skills orientate alla realizzazione
Orientamento al risultato, interesse per l’ordine e la qualità, spirito di iniziativa e approccio proattivo, ricerca e gestione delle informazioni, pianificazione e organizzazione, problem solving, autonomia.
Skills cognitive
Capacità di analisi, capacità di pensiero astratto.
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